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Museomix: un cubo e la balena. Sull’impossibilità di un racconto.

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La testimonianza di Lucia, che è stata a Ferrara venerdì 10 novembre per osservare e capire cosa succede nel museo quando la maratona di Museomix ha inizio.

  • 1 città: Ferrara
  • 1 museo: il Museo Civico di Storia Naturale
  • 1 idea: remixarlo
  • 3 equipe
  • 18 di teste matte pronte a tutto.

Andare a Ferrara a novembre può non essere una bella idea, a meno che ad aspettarti non ci siano le suddette teste matte che, preso possesso di uno dei musei cittadini, decidono di sfidarsi a colpi di brainstorming per reinventarlo o meglio, remixarlo.

 

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Prima però: cornetti e marmellate, il profumo di caffè perché per poter mixare assieme prima bisogna conoscersi; e quale maniera migliore di una colazione comunitaria?. Un morso alla brioche e un occhio all’orologio perché siamo tutti coordinati: Museomix non sta avvenendo solo qui a Ferrara.

A Montelupo Fiorentino, a Terni e in tutto il mondo succede contemporaneamente; in Francia, in Spagna, persino in Messico e Brasile. A un certo punto tutti saremo online nello stesso momento (alla faccia dei fusi orari) per condividere esperienze e risultati.

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Andare a Ferrara a novembre può non essere una bella idea, oppure può essere un po’ inquietante se, tra i fogli di presentazione dei partecipanti, scorgi quello del tassidermista…

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Museomix non è solo un luogo di confronto super locale e planetario assieme, a Museomix si fabbrica, si punta a concretizzare quello che le equipe hanno ideato.

Qua al Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara di equipe se ne sono formate tre su tre terreni di gioco individuati dagli organizzatori di Museomix insieme al direttore del museo:

  • “RACCONTARE LA SCIENZA INSIEME AI CITTADINI”
  • “UN RACCONTO AMPLIFICATO”
  • “COMUNICARE l’INVISIBILE”

Le idee nascono da tante cose:

dal confronto:

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dalla conoscenza dell’ambiente museale e da quella delle tecnologie utilizzabili:

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dai dettagli e da cose che davvero non ti aspetti, ma che in qualche maniera incidono inevitabilmente sul processo creativo: C’è un cubo di granito in mezzo alla scalinata dell’atrio del museo, non reca cartellino.

Un cerchio di mixers vi si forma attorno: inizia la tempesta d’idee…

Poi il velo di Maya cade: non di un reperto, bensì un tocco di classe della UX museo, serve per proteggere i visitatori dall’osso di balena installato sul muro della scalinata, in particolare per non far sbattere sul suddetto osso la testa di una moltitudine di ospiti.

Voi ridete ma da un cubo e la balena è venuta fuori un’idea su un percorso al museo! E ne viene anche fuori che quello che rimane di questo primo giorno di Museomix a Ferrara è difficile da definire rispetto al vortice di cose che ci sono accadute attorno: persone, cose, idee, progetti sono solo i dettagli raccontabili del grandissimo caos creativo che è Museomix. 

Non si può “dire” qualcosa su Museomix, si può solo fare.

Per questo è difficile, parziale e forse inutile ma profondamente irresistibile scrivere del perché andare a Ferrara, a Novembre, con la nebbia, a remixare un museo sia, in definitiva, un’ottima idea.

Non ci credete ancora? Guardate con i vostri occhi, c’è un video di 3 minuti, realizzato dagli organizzatori, che rende davvero l’idea di cosa è successo in questo pazzo, primo giorno.

Lucia Giannini, BAM! Strategie Culturali