Dopo l’elaborazione dei dati emersi dalla valutazione di questa edizione, Museomix si conferma un format adatto a conoscere meglio e testare le nuove professioni museali ibridando le competenze con l’obiettivo di ripensare le collezioni permanenti di un museo e il rapporto che esso intrattiene con i propri pubblici.
Approccio creativo e partecipativo sono le parole d’ordine dell’evento ma oggi vogliamo parlarvi di un altro aspetto molto rilevante e meno evidente del processo Museomix: la valutazione, durante e post evento.
Questo passaggio permette di comprendere più a fondo le dinamiche dell’evento stesso – sempre diverse a seconda delle coordinate spazio temporali – e la percezione per diverse tipologie di utenti coinvolti.
L’indagine
L’edizione 2019 ha visto come protagonisti il Museo di Antropologia ed Etnologia Sistema Museale dell’Università di Firenze e il Museo della Città di Ancona, due musei molto diversi tra loro per geografia, collezione, spazi e team.
Lo scopo dell’indagine è stato quello di creare una mappatura della percezione e della fruizione dell’evento da parte di 3 tipi di utenti coinvolti: visitatori, Mixer e organizzatori per un totale di circa 180 questionari. Per ogni gruppo di utente sono state indagate 3 tematiche articolate per profilo degli utenti, rapporto tra quest’ultimi e Museomix e rapporti tra utenti e museo.
Qualche esempio? Rapporto con il museo, soddisfazione rispetto i prototipi o come si è valutata la preparazione e la gestione del format
Dicono di Museomix
“Museomix per me è stata un’esperienza molto stimolante a livello professionale. Avendo collaborato come facilitatrice sono riuscita ad entrare in contatto con molti mixer e con alcuni dei quali abbiamo in programma di continuare a lavorare insieme. Immagino molti musei in cui mi piacerebbe realizzare un Museomix e, chissà, magari un giorno succederà!” (Firenze)
“Ho apprezzato molto che il format preveda un adeguato livello di autonomia dei gruppi e di affiancamento da parte dei facilitatori e degli organizzatori. Potrebbe essere utile un momento di valutazione finale all’interno di ogni gruppo, per mettere a fuoco cosa è andato bene e cosa si poteva fare meglio.” (Ancona)
“La concezione ottocentesca del museo è stata investita dalla modernità, dal gioco e dal divertimento – bravi!” (Firenze)
Il report è stato redatto da BAM! Strategie Culturali ed è disponibile in vari formati.
Se avete curiosità, dubbi o perplessità, contattateci al nostro indirizzo ciao@museomix.it
Ma ora niente spoiler e buona lettura!