Alessia Nardi, mixer al Museo della Ceramica di Montelupo nella scorsa edizione di Museomix, ci racconta come dal lavoro di squadra durante la maratona di 3 giorni, sia nato un progetto alla scoperta delle ricchezze di un territorio.
Tutto è iniziato per gioco lo scorso novembre quando ho partecipato alla seconda edizione di Museomix Italia come facilitatrice, un ruolo un po’ Jolly, esterno alle squadre dei mixer: mi sono occupata in particolare di affiancare una équipe, pur potendomi muovere liberamente fra i diversi gruppi.
Fin da subito ho trovato persone dinamiche e con tanta voglia di mettersi in gioco, senza però prendersi troppo sul serio. In particolare c’è stato un vero colpo di fulmine con alcuni mixer: Carlotta Mazzoli, Luca Bochicchio e Daniele Rizzo.
Dopo tre giorni passati insieme , ci siamo accorti che si era creato una forte sinergia e abbiamo colto subito l’opportunità di poter “progettare” ancora insieme partecipando al Bando della Cena dei Musei. Un evento di “Food Raising” organizzato dal Museo diffuso dell’empolese Valdelsa – Mudev – per la raccolta di fondi finalizzata a finanziare un progetto culturale che valorizzasse il territorio.
Partendo dal neonato format “ Tastin’Paintings” ideato da Luca Bochicchio e Jacopo Fanciulli, abbiamo deciso di adattarlo al territorio del Mudev, ideando un percorso di approfondimento , scoperta e fruizione dell’arte e della produzione vinicola locale.
Il nostro progetto, selezionato fra oltre venti candidati, è stato dichiarato vincitore dai commensali partecipanti alla cena svoltasi lo scorso 17 dicembre, presso il Museo della vite e del vino di Montespertoli. È così nato Tastin’ Mudev, che propone un’esperienza polisensoriale che unisce arte e degustazioni enologiche articolato in tre diversi eventi:
- 24 marzo Museo BeGo di Castelfiorentino
- 7 aprile Museo della Collegiata di Sant’Andrea
- 21 aprile Museo della Ceramica di Montelupo
Come funziona? Il pubblico viene accolto nel museo e accompagnato in un itinerario composto da tre diverse tappe di conoscenza partecipativa delle opere esposte e di tipologie di vini locali. I partecipanti sono chiamati a interagire con le guide che non sono solamente esperti d’arte e degustatori professionisti, ma rivestono anche il ruolo di mediatori e aggregatori: in questo modo gli spettatori posso imparare a leggere e interpretare le opere della grande tradizione artistica locale e allo stesso tempo conoscere le caratteristiche, la storia e i processi che portano alla produzione dei vini del territorio di appartenenza.
L’intero progetto è stato frutto di un attento lavoro di ricerca e selezione da parte di tutti i partecipanti del team, io e Carlotta in qualità di curatrici del progetto, Luca, Jacopo e Daniele in qualità di esperti.
Tuttavia la sua realizzazione non sarebbe stata possibile senza il supporto e il sostegno di numerose realtà locali quali Fara Vetrerie e Cristallerie che ci ha omaggiato degli splendidi calici e le aziende vinicole e produttori che ci hanno fornito i vini per le degustazioni.
Le 3 tappe si sono concluse con l’appuntamento di Montelupo, facendo un bilancio possiamo dire che è stato un successo da tutto esaurito. Ma Tastin’Mudev non si esaurisce nei tre eventi, il suo obiettivo è più ambizioso: realizzare una rete che possa mettere in collegamento realtà differenti, tutte di grandissimo valore ma troppo spesso distanti, che unite possano fortificare e potenziare la comunità stessa.
Ci auguriamo quindi che il progetto possa avere una reale continuazione estendendosi ad altri Musei del circuito Mudev e non solo!